Triarii Greco di Tufo – Macchie Santa Maria
€14,00
Greco di Tufo D.O.P. D.O.C.G.
VENDEMMIA: Seconda decade di ottobre
ETÀ DELLE VITI: Dai 15 anni ai 20 anni
MATERIALE DELLE VASCHE DI FERMENTAZIONE: acciaio inox 316
DURATA DELLA FERMENTAZIONE: 15 giorni
MODALITÀ E DURATA AFFINAMENTO PRE-IMBOTTIGLIAMENTO: 4 mesi di stazionamento in serbatoio.
OPERAZIONI ENOLOGICHE PER LA STABILIZZAZIONE: refrigerazione seguita da filtrazione.
Stappato alla temperatura di 10°C si accompagna con piatti di pesce, crostacei, verdure, latticini e carni bianche.
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Cantine Macchia Santa Maria nasce nel 2010 a est del colle di Montemiletto, la ‘macchia’ da cui prende il nome è l’area verde sul colle nominata dagli abitanti in onore della ‘Santa Maria’. La cantina detiene: circa 14 ettari impiantati a vite, e ‘La Tenuta’, che ospita il centro operativo delle Cantine Macchia Santa Maria, appartenente alla famiglia dal 1800 e ricostruita dopo il terremoto del 1980.
Il nuovo che prevale, memore del passato. La filosofia aziendale concentra l’operato sulla lavorazione dei vitigni autoctoni Irpini con una visione implementata alla ricerca e allo sviluppo del prodotto.
Il progetto vuole raccontare quello che questa terra sa fare meglio e vuole condividerne la tradizione secolare. Oreste, fondatore dell’azienda, ha ereditato da suo padre, che a sua volta ereditò da suo nonno, l’arte di fare vino e della viticoltura. Adesso vuole riproporla con un mix di tradizione e ricerca.
Il territorio in cui sorge, entroterra campano ricco di paesaggi e cultura enogastronomica ha conservato nei secoli un fortissimo attaccamento all’enologia, sviluppando una vera e propria identità vitivinicola.
Macchie Santa Maria ha creato una storyline dei propri prodotti legata alla storia romana, dal quale Montemiletto trae le sue radici, antica fortezza romana, ‘Mons Mulitum’, monte dei militari.
I nomi dei vini proposti dall’azienda rievocano i gradi di ufficiale dell’esercito romano, un esercito del vino.
Evocatus: il milite “rievocato”, un vino rosso di grande esperienza (invecchiato 32 mesi), dalle uve Taurasi Riserva DOC.
Optio: soldato scelto, vino rosso dalle uve Aglianico Doc;
Signifer: soldato portatore dello stemma, vino bianco dalle uve Fiano di Avellino DOCG
Triarii: il veterano, vino bianco dalle uve Greco di Tufo DOCG.
La scelta dei terreni è adattata alla tipologia di coltivazione, per altitudine, composizione del terreno ed esposizione al sole. ‘’Il vino non si fa in cantina ma in vigna’’ è il modus operandi dietro questa attenzione. L’azienda possiede 12 corpi differenti in provincia di avellino, che gestisce e coordina con le proprietà delle vigne impiantate, in modo da favorire lo sviluppo della struttura organolettica di ogni tipologia. La resa della vigna è spesso tenuta media e la raccolta avviene quando il tempo di maturazione si è completato del tutto. Lo stesso avviene durante i processi di vinificazione, dove vengono evitati lieviti che standardizzano il prodotto, ma anzi si cerca di preservare al massimo la particolarità di un’annata e le sue sfumature.